WINDTRE ha aggiornato in queste ore la sezione del proprio sito dedicata alla rete 5G modificando la percentuale di copertura della popolazione in tecnologia 5G TDD, che passa dal 58,9% riportato in precedenza all’attuale 60,6%.
Per l’operatore si tratta quindi dell’ennesimo tassello che conferma il costante impegno messo in campo per coprire il Paese con la rete mobile di nuova generazione, seppur ancora in modalità 5G NSA, ovvero “Non Standalone”.
Questo tipo di soluzione consiste nello sviluppo della rete 5G basata in questa fase iniziale sulla sottostante rete 4G, di cui vengono utilizzate sia la connessione radio, sia l’infrastruttura core per la commutazione dei servizi. La conseguenza è che il 5G attuale non può funzionare senza la presenza del 4G, a cui è tecnicamente vincolato.
Sebbene questo sia un grosso limite destinato ad essere superato solo tra qualche anno, quando arriverà il 5G SA (Standalone, quindi autonomo) basato su una propria core network e tecnologie completamente indipendenti dal 4G, questa soluzione ha l’indubbio vantaggio di consentire una realizzazione più veloce della nuova rete e dare quindi “un assaggio” al pubblico delle potenzialità del 5G senza obbligare l’operatore a grossi investimenti fin da subito.
La rete 5G NSA di WINDTRE si divide a sua volta in due differenti tipologie chiamate 5G FDD DSS e 5G TDD. La prima di queste, il 5G FDD DSS (acronimi di “Frequency Division Duplex” e “Dynamic Spectrum Sharing“), è attualmente disponibile per il 95,7% della popolazione e funziona sulle frequenze di 1800 MHz e 2600 MHz.
Questa tecnologia consente di utilizzare in modalità condivisa e dinamica lo spettro destinato al 4G anche per il 5G, consentendo alla BTS (la stazione radio base) e ai suoi apparati di modulare e rimodulare in tempo reale il tipo di connessione fornita allo smartphone in base a diversi parametri, primi tra tutti la tipologia del dispositivo e l’offerta attiva sulla SIM del cliente.
La tecnologia 5G TDD (“Time Division Duplex“) funziona invece sulla frequenza a 3600 MHz, una porzione dello spettro dedicata espressamente alla rete di nuova generazione. L’attivazione del 5G mediante questa soluzione comporta quindi l’accensione di una frequenza dedicata, dato che la banda non è condivisa con quelle usate per il 4G come avviene per la tecnologia FDD DSS, con maggiori costi per l’operatore che spiegano da soli perché la copertura della popolazione in questo caso procede più lentamente.
Non è un caso, d’altronde, se la stessa WINDTRE afferma sul proprio sito che l’implementazione della rete 5G TDD avviene dando priorità alle zone ad alto traffico.
Per quanto riguarda infine le prestazioni del 5G WINDTRE, l’operatore dichiara di poter raggiungere una velocità massima teorica di 1,6 Gigabit al secondo in download (nelle regioni in cui dispone di 40 MHz di banda contigui) grazie alla tecnica di dual connectivity in cui il canale 5G si somma al canale 4G. L’upload massimo teorico è invece di 150 Megabit al secondo.
Si ricorda che in questi giorni WINDTRE sta regalando il 5G ad alcuni clienti selezionati che hanno uno smartphone compatibile ma che non hanno attiva un’offerta abilitata alla rete di nuova generazione.