Davide Rota, Tiscali

Tiscali: approvati i risultati semestrali precedenti la fusione con Linkem

Il Consiglio di Amministrazione di Tiscali S.p.A. ha approvato ieri i risultati finanziari semestrali aggiornati al 30 giugno 2022.

L’azienda sarda ha generato nel primo semestre dell’anno ricavi e proventi per 77,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 74,8 milioni registrati nel primo semestre del 2021. L’EBITDA è pari invece a 12,9 milioni, anche questo in aumento in confronto agli 11,9 milioni dello stesso periodo dell’anno prima.

Il risultato netto consolidato di Tiscali è negativo per 16,6 milioni di euro, mentre era sempre in negativo, ma per 12,5 milioni di euro, nei primi sei mesi del 2021. Resta quasi inviariato, invece, l’indebitamento finanziario netto che adesso è pari a 88,7 milioni (era di 88 milioni al 30 giugno 2021).

Tiscali punta adesso sulla fusione con Linkem Retail, efficace dal 1° agosto, per migliorare le performance nel secondo semestre dell’anno. L’operatore sottolinea di muoversi in un mercato molto difficile che da parecchio vede una contrazione generale dei ricavi e della profittabilità.

Davide Rota, nuovo Amministratore Delegato di Tiscali S.p.A. dal 17 maggio 2022, ah dichiarato così i risultati del gruppo:

Siamo soddisfatti di aver concluso la fusione tra Tiscali e le attività retail del gruppo Linkem e ora vogliamo focalizzarci nell’implementazione del piano industriale, che è stato approvato dal mondo bancario e che ci ha consentito di superare il piano di risanamento ex art. 67, l.f.. La nuova Tiscali è il quinto operatore del mercato fisso Italiano con una quota di mercato nelle tecnologie FTTH e FWA del 16,5%. Nei prossimi mesi consolideremo l’attuale posizionamento nelle telecomunicazioni, grazie ad un’offerta integrata di servizi fissi, mobile ed alto valore aggiunto per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni e valorizzeremo tutti gli asset dell’azienda, dal portale all’ecosistema di start up innovative del mondo digitale. Il nostro obiettivo è quello di trasformare Tiscali in una vera e propria Digital Media Company e per farlo abbiamo mantenuto il 100% dell’occupazione post fusione e chiuso l’accordo relativo al contratto di solidarietà, creando un programma di formazione continua e re-skilling. Tiscali continuerà inoltre a supportare la trasformazione digitale dei territori e in particolare dei piccoli Comuni attraverso iniziative di partenariato pubblico privato e tramite l’offerta di servizi di connettività in fibra ottica e di altri servizi ad alto valore aggiunto basati sul cloud.

Per quanto riguarda gli aspetti più propriamente industriali, Tiscali evidenzia il fatto di essere stato tra i primi operatori ad attivare i propri servizi FTTH anche nelle aree bianche del Paese (le cosiddette Aree C e D), ovvero quelle aree a fallimento di mercato che hanno visto la copertura della rete BUL gestita da Open Fiber passare dai 1.600 comuni raggiunti a fine 2021 ai circa 1.800 di giugno 2022.

Grazie anche all’adozione di soluzioni Bitstream NGA, Tiscali è in grado di fornire connettività in fibra a circa 29 milioni di famiglie italiane, di cui circa 10 milioni raggiunte in tecnologia FTTH, ovvero con collegamento in fibra ottica fin dentro le abitazioni. Proprio riguardo al mercato FTTH, l’azienda detiene una quota del 4,5% secondo i dati aggiornati al 30 marzo 2022.

Per quanto riguarda invece i servizi FWA e FWA 5G su rete Linkem, Tiscali è in grado di offrire connettività fino a 100 Megabit al secondo a privati e imprese rivolgendosi ad un mercato potenziale di circa 17 milioni di utenti. Al 30 giugno i clienti ultrabroadband servizi con le tecnologie FTTH, FTTC e FWA sono 276.000, in crescita del 10,5% rispetto al periodo di riferimento.

Infine, uno sguardo al segmento della telefonia mobile vede Tiscali crescere del 9% in un anno per quanto riguarda la propria base clienti.

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