Antenna telefonia mobile

Piano Italia 5G: TIM si aggiudica tutti i lotti del bando Infratel

TIM si è aggiudicata tutti i lotti del bando di gara Infratel per la rete 5G nelle aree a fallimento di mercato. L’iniziativa si inserisce nel “Piano Italia 5G” del PNRR e prevede un finanziamento capace di coprire fino al 90% del costo complessivo dei lavori, corrispondente ad un contributo pubblico andato a TIM pari a 725 milioni di euro.

Il bando Infratel ha diviso il territorio italiano in sei aree geografiche, i cosiddetti lotti, tutti assegnati a TIM, che avrà il compito di agevolare lo sviluppo della rete di quinta generazione collegando in fibra ottica oltre 11.000 siti radiomobili 5G entro il 2026. Questi i lotti oggetto della gara:

  • Lotto 1 – Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta: contributo di 132.562.088 euro concesso a TIM;
  • Lotto 2 – Veneto, Friuli-Venezia Giulia, provincia autonoma di Trento, provincia autonoma di Bolzano: contributo di 101.581.600 euro concesso a TIM;
  • Lotto 3 – Emilia-Romagna, Toscana, Liguria: contributo di 124.769.169 euro concesso a TIM;
  • Lotto 4 – Lazio, Sardegna, Umbria, Marche: contributo di 125.380.710 euro concesso a TIM;
  • Lotto 5 – Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia): contributo di 135.031.969 euro concesso a TIM;
  • Lotto 6 (Calabria, Sicilia): contributo di 105.718.284 euro concesso a TIM.

Secondo quanto comunicato da Infratel, per i lotti 1, 2 e 6 sono pervenute due offerte tra cui è prevalsa quella di TIM, mentre per i lotti 3, 4 e 5 non c’è stata competizione in quanto è stata presentata una sola offerta. Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione Digitale, ha commentato:

Con l’assegnazione del primo bando per lo sviluppo del 5G siamo ancora più vicini a completare il piano del Governo per connettere tutta l’Italia con reti ad altissima capacità.

Gli incentivi promossi rappresentano un caso unico in Europa: siamo infatti il primo Paese a prevedere un intervento pubblico per il mercato mobile che favorisce lo sviluppo di una tecnologia all’avanguardia nelle aree dove non c’è interesse ad investire.

Questo anche grazie all’impegno di aziende del settore privato che, insieme al Governo, stanno investendo sulle varie iniziative del Piano per raggiungere questo importante obiettivo.

Salgono quasi a quota 5 i miliardi che abbiamo già assegnato per avere, entro il 2026, un Paese connesso ai migliori livelli europei, di cui potranno beneficiare tutti: cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.

Grazie a questo progetto, secondo il MITD (Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Transizione Digitale), l’Italia sarà il primo paese in Europa a disporre di reti mobili 5G interamente rilegate in fibra ottica, una condizione indispensabile se si vuole consentire l’accesso ad Internet in mobilità ad alta velocità e a bassa latenza a tutti i cittadini.

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