Gli operatori di telecomunicazioni europei dovranno dire basta a quelle offerte che consentono di utilizzare determinati servizi, come ad esempio app di musica o video in streaming, chat e social network, senza consumare i giga inclusi nei piani tariffari dei clienti. La decisione arriva direttamente dall’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) e ha l’obiettivo di tutelare la neutralità della rete.
Nel mirino dell’Unione Europea è finito il cosiddetto “zero rating“, ovvero la possibilità, per gli operatori, di consentire l’utilizzo di alcune applicazioni senza che il traffico dati così generato venga conteggiato e vada ad erodere il bundle di giga inclusi nelle offerte. Si tratta insomma, per certi versi, di “regalare” l’uso della connessione mobile per accedere a determinati servizi.
Anche se apparentemente potrebbe sembrare un sistema che va a favore del cliente, in realtà si è notato che diversi operatori sfruttavano tale soluzione per favorire app e servizi di loro proprietà o quelle dei grossi nomi di Internet, ovvero delle aziende con cui evidentemente avevano siglato degli specifici accordi commerciali.
Consentendo l’accesso e la fruizione di alcune piattaforme senza consumare giga si vanno in effetti a penalizzare tutte quelle realtà, soprattutto startup o aziende europee in competizione diretta con i colossi americani, che non hanno la possibilità di siglare accordi con gli operatori, causando una distorsione del mercato e ponendo di fatto un ostacolo a quella net neutrality che è da sempre uno dei pilastri fondanti di Internet.
L’abolizione dello “zero rating” dovrebbe quindi riequilibrare la situazione, almeno nelle intenzioni dell’UE e di alcuni addetti ai lavori. Secondo le prime indicazioni, gli operatori che applicavano tale pratica ad alcune app e servizi si stanno adeguando aumentando il pacchetto dati a disposizione dei clienti mantenendo invariato il prezzo, per cui è lecito pensare che il cambio di rotta non inciderà negativamente sull’esperienza d’uso dei consumatori.
Nella stessa direzione sembra del resto andare anche TIM, che nelle scorse ore ha anticipato ai clienti con offerte attive che prevedono lo “zero rating” l’intenzione di adeguarsi a quanto imposto dalle autorità europee e che per questo sarà necessario apportare una rimodulazione alle condizioni di servizio.
L’opzione che prevede di non consumare giga con determinate app sarà disabilitata da TIM a partire dal prossimo 1° agosto, ma in compenso l’operatore regalerà dei giga aggiuntivi senza aumentare il costo mensile della tariffa.
Nei primi SMS inviati ai clienti TIM parla di ulteriori 15 Giga che andranno ad aggiungersi al bundle dati previsto dall’offerta, ma il quantitativo di traffico addizionale potrebbe variare a seconda della tariffa rimodulata.
I giga aggiuntivi si potranno in ogni caso utilizzare liberamente per qualsiasi tipo di servizio, senza alcuna particolare restrizione rispetto al normale traffico dati.