Le voci di una fusione tra Iliad e Vodafone tornano forti nonostante la smentita di Benedetto Levi di alcuni giorni fa, quando, a margine della presentazione della nuova offerta fissa di Iliad, l’amministratore delegato dell’azienda francese aveva affermato l’intenzione di proseguire il cammino di crescita in autonomia, smentendo così ogni possibile interesse verso altri operatori.
Le cose non sembrano tuttavia stare proprio così, almeno secondo le indiscrezioni pubblicate oggi da Bloomberg. L’agenzia ha parlato infatti di un’offerta di Iliad a Vodafone per l’acquisizione della filiale italiana del gruppo.
La proposta vede nel mirino Vodafone Italia e consiste in circa 14 miliardi di euro. L’affare è stato proposto al consiglio d’amministrazione di Vodafone Group, che per il momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione al riguardo.
Va detto però che nei mesi scorsi il CEO di Vodafone, Nick Read, ha lasciato aperte le porte a possibili operazioni finanziarie soprattutto in alcuni mercati come Italia e Spagna, dove la forte concorrenza tra i tanti operatori presenti e i margini ridotti stanno mettendo in difficoltà il gruppo rendendo sempre più necessario un piano di consolidamento.
Se le voci dovessero confermarsi fondate apparirebbe chiaro che l’operazione Iliad-Vodafone Italia non sarebbe una fusione, come ipotizzato nelle scorse settimane, ma una vera e propria acquisizione da parte del gruppo francese.
Dall’affare potrebbe nascere un colosso delle telecomunicazioni capace di detenere una quota vicina al 36% del mercato della telefonia mobile, con una forte presenza anche nel segmento del fisso, ricavi combinati di quasi 6 miliardi di euro e con un ruolo di primo piano nello sviluppo del 5G.
Che Vodafone Group sia interessato a rivedere le proprie strategie in vari mercati non è certo un mistero, anche in ragione del recente ingresso nel capitale di Cevian Capital AB, le cui strategie punterebbero verso un riposizionamento generale volto a creare maggior valore per gli azionisti anche tramite fusioni o vendite.
Proprio per questo motivo il gruppo britannico ha aperto poco tempo fa una trattativa per la fusione con Three UK (operatore appartenente a CK Hutchinson, la holding che controlla anche WindTre in Italia) sul mercato domestico, ma rimangono sul tavolo anche i dossier MasMovil in Spagna e Deutsche Telekom in Germania.