Microsoft prosegue con il tentativo di far approvare l’acquisizione di Activion Blizzard, la software house comprata da Redmond in un affare da 68 miliardi di dollari la cui ufficializzazione dell’affare è in sospeso in attesa del via libera degli enti regolatori della concorrenza di USA, Europa e di altri paesi.
Per rendere possibile la chiusura definitiva dell’affare, Microsoft sta facendo diverse concessioni alla concorrenza e soprattutto a Sony, la principale antagonista dell’azienda americana che dall’eventuale passaggio di Activion a Microsoft rischia di veder messo a rischio il proprio dominio sul mercato console.
Un rischio valido in considerazione del richiamo di Call of Duty, il franchise di Activision che conta milioni di giocatori in tutto il mondo. Proprio a questo riguardo arriva da Microsoft una mano tesa a Sony, con la rassicurazione di voler mantenere Call of Duty su PlayStation per 10 anni, quindi con tutti i futuri rilasci di nuovi giochi della serie che avverranno in contemporanea con Xbox.
Microsoft si dice inoltre disponibile ad offrire lo stesso accordo anche ad altre piattaforme e questo in tutti i principali mercati in cui opera, ovvero Stati Uniti, Unione Europea e Regno Unito.
Si ricorda che inizialmente Microsoft aveva offerto a Sony un contratto che prevedeva i rilasci di Call of Duty assicurati per 3 anni, un’offerta ritenuta inadeguata dal gruppo giapponese che quindi aveva rifiutato l’accordo.
Adesso, dalle parti di Redmond ci riprovano aumentando la durata temporale proposta, con la speranza che un’intesa possa dare il via libera definitivo all’acquisizione di Activision Blizzard e al suo ingresso nel mondo Xbox.