La rete unica è uno degli obiettivi del Governo Meloni, come confermato dalla stessa presidente del consiglio nella conferenza stampa di fine anno. Fra i temi trattati da Giorgia Meloni si è parlato infatti anche di telecomunicazioni, nello specifico dell’integrazione tra le infrastrutture di rete di TIM e di Open Fiber, così da evitare “duplicati” nelle aree a maggiore densità abitativa e ottimizzare gli investimenti per la diffusione della fibra ottica.
L’obiettivo del Governo è di procedere con la rete unica svincolandola dagli interessi privati, quindi una rete pubblica sotto il controllo statale per meglio rispondere a ragioni di sicurezza e di tutela degli interessi nazionali. Lo scoglio più complesso da superare è però legato a TIM, una società privata quotata in borsa ma sotto il controllo della francese Vivendi. Secondo Meloni:
La natura di TIM, che è una società privata e quotata, necessita di molta prudenza e anche di una certa riservatezza. Però le confermo che questo Governo si dà l’obiettivo, duplice, da una parte di assumere il controllo della rete, per ragioni che abbiamo spiegato tante volte e che immagino tutti condividiamo in fondo (per una questione strategica), e dall’altra di lavorare il più possibile per mantenere i livelli occupazionali. Sono queste le due grandi questioni che a noi interessano, tutto il resto lo lasciamo alla dinamica libera del mercato. Però su come ci si arrivi occorre prudenza.
Per riuscire a far nascere la rete unica e a portarne la proprietà allo Stato italiano serviranno ovviamente trattative e compromessi che fin da subito si annunciano molto complicati. Il Governo dovrà muoversi con estrema delicatezza e non sorprende quindi che la presidente del consiglio abbia evitato di fare accenno alle modalità con le quali si vorrebbe rilevare la proprietà dell’infrastruttura da TIM e dal suo azionista Vivendi.
Il Governo Meloni afferma di voler preservare l’interesse pubblico italiano, salvaguardare i lavoratori TIM e al tempo stesso rispettare i diritti degli investitori stranieri. Un compito non facile che darà vita ad un lungo percorso ma che già nei prossimi mesi dovrebbe portare ad alcune novità utili a fare chiarezza su una questione ad oggi molto fumosa.