La Commissione Europea ha approvato il finanziamento di 3,8 miliardi per il “Piano Italia a 1 Giga“, il progetto inserito nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) del Governo che intende stimolare la diffusione della fibra ottica FTTH con velocità fino a 1 Gb/s in download e 200 Mb/s in upload in alcune aree del Paese.
Il “Piano Italia a 1 Giga” riguarda quelle zone in cui non esistono attualmente e non sono in programma nemmeno in futuro delle reti capaci di fornire una velocità d’accesso a Internet di almeno 300 Mb/s in download.
Si tratta di quelle porzioni di aree grigie e nere definite “a fallimento di mercato” perché, pur non facendo parte delle aree bianche, non risultano comunque appetibili per gli investimenti dei privati in quanto ritenute non sufficientemente redditizie.
Le aree sono state individuate l’anno scorso da Infratel con la collaborazione di 47 operatori TLC e riguardano circa 6,2 milioni di unità abitative. Per potenziare le infrastrutture di rete di queste zone saranno messi a disposizione 3,8 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni dirette fino al 30 giugno 2026.
In questo modo le autorità europee e il Governo italiano intendono perseguire l’obiettivo di portare la connettività ad almeno 1 Gb/s in tutto il Paese entro i prossimi anni, in modo da dare seguito alla trasformazione digitale dell’Europa che dovrebbe concludersi entro il 2030.
Va notato però che, a differenza del piano BUL, in questo caso le reti FTTH saranno coperte dai finanziamenti fino al 70% del loro costo, mentre il resto sarà a carico degli operatori. Le infrastrutture non saranno quindi di proprietà pubblica, ma resteranno in mano agli stessi provider con l’unico obbligo di concederne l’accesso all’ingrosso agli operatori terzi che ne faranno richiesta.