SIM sostituzione smartphone

Portabilità mobile e cambio SIM: da oggi in vigore le nuove regole antitruffa

Entrano in vigore oggi le nuove regole relative alla portabilità del numero mobile e al cambio SIM, come confermato dagli operatori telefonici che nelle scorse settimane hanno pubblicato delle informative per avvertire i clienti delle nuove procedure.

Si tratta di una novità ampiamente annunciata e resasi necessaria per arginare il fenomeno delle truffe di tipo “SIM swap”, ovvero il cambio operatore effettuato da un malintenzionato all’insaputa del regolare proprietario della scheda al fine di accedere ai dati sensibili solitamente comunicati via SMS, come ad esempio i token di autorizzazione per le operazioni bancarie.

Grazie alle nuove misure decise dall’AGCOM con la delibera 86/21/CIR del luglio 2021, la portabilità del numero sarà più “difficile” rispetto al passato e dovrà sottostare a delle condizioni più stringenti.

Innanzitutto è necessario che a richiedere il passaggio del numero sia l’intestatario della SIM e non un soggetto terzo, anche nel caso in cui si tratti di un familiare. La SIM oggetto della portabilità dovrà inoltre essere attiva e funzionante, per cui non sarà possibile procedere in caso la scheda risulti persa o danneggiata.

Nell’eventualità che la SIM non sia più utilizzabile o sia introvabile, il cliente dovrà prima richiedere una nuova SIM funzionante all’attuale operatore, quindi pagando le spese previste da quest’ultimo, e solo in seguito potrà far partire la procedura di migrazione del suo numero verso il nuovo operatore. Va notato a questo proposito che la richiesta di sostituzione della SIM smarrita o rubata potrà essere effettuata solo dopo che l’intestatario avrà presentato regolare denuncia alle autorità competenti.

Avere a disposizione la SIM abbinata al numero telefonico da migrare è un passaggio fondamentale ed è necessario perché il completamento della portabilità prevede adesso un sistema di verifica a due fattori. L’intestatario richiedente il passaggio della SIM riceverà infatti una chiamata o un SMS di verifica sulla scheda attualmente in uso al fine di autorizzare l’operazione.

Se questo passaggio non viene soddisfatto la procedura si ferma e non sarà quindi possibile procedere oltre: si tratta di un modo efficace non solo per accertarsi che la SIM sia attiva e fuzionante, ma anche per assicurarsi che ad effettuare la richiesta sia stato effettivamente il proprietario del numero e non un soggetto terzo che può avere agisto a sua insaputa.

Sempre per quanto riguarda la procedura di portabilità sarà necessaria l’acquisizione di un documento di riconoscimento in corso di validità (carta d’identità o tessera sanitaria) e una copia della SIM ancora attiva con il vecchio operatore. A carico dell’operatore cedente ci sarà inoltre l’obbligo di verificare la corrispondenza tra il numero telefonico da migrare e il codice fiscale del titolare della SIM.

Per quanto riguarda anche la semplice sostituzione della SIM senza portabilità del numero e cambio operatore, con le nuove norme potrà essere richiesta esclusivamente dall’intestatario della stessa, che dovrà quindi essere presente per avviare l’operatore di cambio.

L’obbligo di presenza fisica del titolare varrà in caso di SIM danneggiata o smarrita, così come in caso di passaggio da una SIM fisica ad una eSIM. La possibilità di delega che permette di evitare la presenza dell’intestatario è prevista solamente per le SIM aziendali e non per quelle private.

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