L’AGCOM ha pubblicato l’Osservatorio numero 2-2022 con tutti i dati relativi al mercato della telefonia, dei servizi televisivi, stampa e postali nel primo trimestre dell’anno in corso.
Dopo aver parlato in un precedente articolo dell’andamento della telefonia mobile italiana, è ora il turno di dare uno sguardo alle tendenze che emergono nel primo trimestre del 2022 nel settore della telefonia fissa.
I dati dell’Osservatorio n.2-2022 (file PDF) indicano un calo degli accessi diretti dello 0,2% su base trimestrale, quindi tra dicembre 2021 e marzo 2022. Nei primi tre mesi dell’anno sono andate perse 42.000 linee fisse, mentre se si confrontano le statistiche aggiornate a marzo 2021 con quelle riguardanti marzo 2022 si nota un aumento dello 0,2%, corrispondente a 34.000 accessi in più.
Sul fronte delle tecnologie si segnala il costante declino del rame (-7,7% su base annua) che rappresenta ad oggi il 25,7% delle linee attive in Italia, mentre va registrata la crescita di tutte le altre tecnologie.
Spiccano in questo senso l’FWA (Fixed Wireless Access, ovvero fibra misto radio), che aumenta la propria quota fino all’8,6% (+3,6% su base annua) e l’FTTC, la fibra misto rame che rappresenta la tecnologia ad oggi più diffusa con il 51,6% del mercato e una crescita del 3,5% nel periodo tra marzo 2021 e marzo 2022.
Numeri più contenuti, invece, per l’FTTH, cioè la fibra ottica che arriva fin dentro all’abitazione del cliente. In questo caso la crescita è “solo” dello 0,5%, con una quota complessiva pari al 14,1% di tutte le linee fisse attive in Italia.
Scendendo nel dettaglio delle quote mercato degli operatori si evince invece come TIM continui a mantenere la leadership, seppur con un costante calo a fronte della crescita generalizzata di quasi tutti gli operatori concorrenti.
Di seguito la classifica che include gli accessi da fisso in tutte le tecnologie aggiornata al primo trimestre del 2022 con le rispettive variazioni su base annua:
- TIM al 42,7% (-1,2%);
- Vodafone al 16,3% (+0,5%);
- Fastweb al 14,2% (-0,1%);
- WINDTRE al 14,1% (=);
- Eolo al 3% (+0,2%);
- Linkem al 2,9% (-0,5%);
- Altri operatori al 6,8% (+1,2%).
Considerando esclusivamente le linee in fibra FTTH la situazione vede invece primeggiare Fastweb nonostante il forte calo subito nell’ultimo anno. Buona invece la crescita di TIM:
- Fastweb al 23,4% (-4%);
- Vodafone al 22,5% (-1,1%);
- WINDTRE al 21,6% (-1%);
- TIM al 21,4% (+3,9%);
- Sky al 4,6% (+2,2%);
- Altri operatori al 6,4% (=).
Uno sguardo al traffico medio giornaliero da rete fissa per singola linea ci dice infine che il consumo nei primi tre mesi dell’anno è stato di 7,7 Gigabyte al giorno, più precisamente con medie di 8 Gigabyte a gennaio, 7,5 a febbraio e 7,4 a marzo. La crescita dei consumi è pari all’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.