Secondo quanto pubblicato ieri dal quotidiano “Il Messaggero”, TIM e Open Fiber starebbero trattando un accordo di collaborazione per la copertura in fibra ottica delle aree bianche del Paese, ovvero quelle zone del territorio cosiddette “a fallimento di mercato” in cui la fibra viene stesa da Open Fiber grazie ai fondi pubblici rientranti nei bandi Infratel.
Le indiscrezioni parlano di un accordo secondo cui TIM offrirebbe l’accesso a parte delle proprie infrastrutture, come pali, tralicci e cavidotti, per la posa della fibra ad Open Fiber, mentre quest’ultima pagherebbe a TIM una quota a titolo di “affitto”.
La collaborazione agevolerebbe da un lato la velocità di diffusione della fibra ottica nelle aree bianche e sarebbe una fonte di guadagno in più per il gruppo Telecom Italia. Non va inoltre dimenticato che un avvicinamento tra TIM e Open Fiber avverrebbe dopo anni di scontri a tutto campo e potrebbe essere il preludio per una distensione dei rapporti in vista della creazione della tanto discussa rete unica.
Le notizie riportate dalla stampa affermano che l’accordo sarà reso ufficiale il prossimo lunedì 14 febbraio, in occasione del Consiglio d’Amministrazione straordinario di TIM che avrà tra l’altro il compito di vagliare il piano industriare 2022/2024 presentato dal nuovo amministratore delegato, Pietro Labriola. Allo stesso tempo è previsto il pronunciamento del CdA di Open Fiber.