WINDTRE ha confermato le indiscrezioni che circolavano da tempo relativamente all’intenzione di scorporare la rete in una società separata dai servizi per poi procedere alla vendita di una parte del capitale.
Nel comunicato diffuso CK Hutchison, azionista unico di WINDTRE, si legge infatti che è stato trovato un accordo con il fondo svedese EQT Infrastructure per la cessione a quest’ultimo del 60% della nuova società. CK Hutchison manterrà invece il controllo del restante 40%.
Lo scorporo della rete WINDTRE riguarda sia le infrastrutture di rete fissa che quelle di rete mobile, asset il cui valore è stato quantificato in 3,4 miliardi di euro.
WINDTRE sarà il principale cliente della nuova società della rete grazie ad un accordo a lungo termine, ma non avrà l’esclusiva. Questo significa che i servizi di connettività erogati dalla rete ormai ex-WINDTRE saranno messi a disposizione di altri operatori italiani secondo criteri industriali propri di chi opera nel mercato all’ingrosso.
La nuova società avrà a capo Benoit Hanssen, manager con un passato in WINDTRE, e vedrà confluire al suo interno 2.000 dei circa 6.500 dipendenti attualmente in forza all’operatore. Va ricordato che al momento non sembrano previsti tagli di personale.
Grazie a questa operazione CK Hutchison punta a ridurre l’indebitamento di WINDTRE e a valorizzare parte degli investimenti fatti negli anni scorsi nelle infrastrutture. Lo scorporo dovrà comunque ricevere il via libera dell’Antitrust e superare l’eventuale procedura Golden Power del Governo.
La futura WINDTRE sarà quindi una società di servizi slegata dal possesso della rete. Sembra andare proprio in questa direzione la notizia, appena annunciata, dell’acquisizione del 70% di RAD, azienda italiana specializzata nella cybersicurezza per grandi, piccole e medie imprese.